mercoledì 29 gennaio 2014

In un mondo (ingiusto) di blogger

 
Che poi sono bionda ma contemporaneamente penso, rifletto e ragiono.
E riflettevo ieri su questo fantomatico mondo di blog e di blogger.
Una categoria astratta, variopinta e non del tutto definita che aumenta tanto quanto lo spread o la disoccupazione giovanile, tanto per stare in tema.

In un mondo in cui non c'è abbastanza posto per tutti, o almeno non c'è lo spazio lavorativo per tutti credo che si debba fare di necessità virtù.
Credo che si debba fare qualcosa piuttosto che non fare nulla.
Credo che si debba agire in una qualche maniera, sia essa la più improbabile o avventata, piuttosto che stare in attesa di una telefonata o una mail che non arriverà.
Credo che sia inutile lamentarsi, piangersi addosso se poi si stagna nel limbo dell'attesa.
Credo che i tempi siano cambiati definitivamente e che lo standard mentale del posto a tempo pieno ed indeterminato debba lasciare spazio ad una realtà molto più precaria in cui è la capacità di adattamento e di inventiva a segnare la svolta.

Appunto per questo credo in quei giovani e meno giovani che si sanno inventare: sanno inventare se stessi, sanno inventare un lavoro, sanno inventare un sogno in cui credere. E fanno tutto questo anche attraverso un blog.
E non sto dicendo sia facile, badate bene.
Non sto dicendo che i blogger salveranno questo Paese dal declino, dalla crisi economica, dal tarlo della disoccupazione.
Ma il "fare qualcosa" è segnale di vita, è capacità di creare, è impossessarsi del proprio tempo e sfruttarlo per dargli un fine che non sia una lamentela.

Perché ho scoperto di essere insofferente alla gente che si lamenta a tempo perso.
Di quelli che ti cercano solo per dirti che il mondo è ingiusto.

Ho scoperto che se si vuole cambiare, si deve partire da sé stessi.
E cambiare se stessi è già una rivoluzione.

4 commenti:

  1. Che belle parole...le condivido in pieno e anch'io, come te, odio chi si piange addosso! Partiamo da noi :) baciiii

    RispondiElimina
  2. Grande Ele!!! Parole sante... dopo aver letto questo post mi verrebbe voglia di licenziarmi e aprire un wine bar ad Antigua!

    RispondiElimina