martedì 29 luglio 2014

Di capelli bruciati dal sole e profumo di brezza marina.

Era seduta su quel lato del porto dove normalmente attraccano i pescatori con le loro barchette sgangherate e fissava quegli scogli da lei poco distanti, su cui si scagliavano incessanti le onde.
La brezza marina le scompigliava i lunghi capelli castani, bruciati dai raggi del sole, che le si increspavano sui lati del viso e le accarezzavano affettuosi le gote dorate.
Era sorprendentemente a suo agio in quel contesto.
Il sole ormai tiepido stava tramontando alle sue spalle e le scaldava la schiena.
Luglio era ormai agli sgoccioli e Agosto sarebbe giunto da lì a poco a salutare l'estate, a darle l'ennesimo arrivederci.

Di nuovo riguardai verso gli scogli.
La ragazza sugli scogli che avevo visto qualche istante prima non c'era più.


Aveva quella bellezza di cui solo i vinti sono capaci. E la limpidezza delle cose deboli. E la solitudine, perfetta, di ciò che si è perduto.


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