martedì 5 agosto 2014

Agosto amor mio ti conosco.

E mentre lui parlava, io ridevo.
E nella mia testa avevo già dato i nomi ai nostri 4 figli, ai due cani e ai tre gatti che avremo avuto.
Avevo già deciso come arredare casa e addirittura la fantasia della carta da parati.
Avevo deciso che nella credenza del soggiorno avrei posizionato le tazzine della Royal Albert che mia madre mi avrebbe sicuramente regalato.

Mentre lui parlava avevo già deciso che due dei quattro figli avrebbero preso i suoi occhi.
Gli altri due i miei, perchè ad occhi stavamo messi bene entrambi.
E con un briciolo di modestia pensavo anche a quanto sarebbe stata bella la prole, con due genitori così.
Ma poi pensavo che non era vero e che conoscevo genitori bruttissimi con figli meravigliosi e viceversa.

Nel giro di pochi istanti incappai in un loop di pensieri a zig zag, dai quali non riuscivo a uscire nemmeno attraverso la nebbia del quarto bicchiere di vino.
E pensavo che l'avevo creduto più scemo, più bello che altro, un belloccio con poca personalità.

Rimasi stupita.
Dagli occhi. Dalla voce. Dal sarcasmo. Dal suo essere così disilluso.
Addirittura più di me.